Black Box Days

I Black Box Days si sono svolti il 19 e 20 ottobre 2019 negli spazi del Mixart nel centro storico di Pisa. Sono stati due giorni di full immersion che hanno messo alla prova le nostre capacità come Ikebana larp Team; una prova riuscita, che ci ha resi coesi e motivati, e che replicheremo sicuramente. Per quanto i Black Box condividano lo stesso spazio fisico di una stanza con i loro cugini “da camera”, offrono una capacità narrativa estremamente più potente grazie all’uso di suoni, luci e scenografie; dal punto di vista organizzativo è richiesto uno sforzo in più per l’allestimento e la regia reattiva, ma il ritorno in termini di impatto è altrettanto efficace. Abbiamo messo in scena “Billy”, il nostro primo larp, che ripercorre le scelte di vita di William Stanley Milligan attraverso gli occhi delle sue numerose e conflittuali personalità; un larp maturo e rodato, ma comunque una esperienza toccante, una tragedia umana che lascia spazio anche a momenti di leggerezza; emotivamente imponente anche per gli organizzatori, lascia i giocatori a decidere dove andare e se dare, seppur per “gioco”, una seconda possibilità alla storia tormentata di Billy. Per la prima volta abbiamo giocato “Killing Me Softly”, che ripropone gli avvenimenti della rapina alla Kreditbanken di Stoccolma del 1973 da cui prende il nome proprio la “sindrome di Stoccolma”. Il comparto suoni è stato un punto di forza nel creare un “esterno ostile” e un “interno accogliente”, fisicamente ed emotivamente, fino alla naturale ma non scontata alleanza tra rapiti e rapitori e la riproposizione di scene e schemi incredibilmente simili alle vicende realmente accadute. Il terzo larp proposto è stato “Seconda Stesura”, un gioco di narrazione e costruzione collettiva degli intrighi e delle vicende umane intorno all’organizzazione di un grande evento di piazza e di protesta, con fronti contrapposti e disordini. Diviso in scene e con salti temporali, le vite dei protagonisti si incastrano le une con le altre fino a costruire un quadro tanto tragico quanto purtroppo realistico – basti pensare agli eventi del G8 di Genova del 2001; una narrazione godibile sia in chiave drammatica sia in chiave umoristica, per poter esorcizzare tutto il carico di paure e impotenza di fronte ai grandi eventi della vita.