“I RMbelli della montagna” è stato il primo evento larp ad ambientazione storico-realistica organizzato dall’associazione apertamente ispirato ai drammatici fatti accaduti nella zona di Monte Sole (strage di Marzabotto) tra il 29 settembre e il 4 ottobre 1944. Molti dei personaggi dell’evento sono stati ispirati a figure storiche più o meno note del periodo della Resistenza. Non si è trattato di una rievocazione: gli eventi narrati sono stati frutto della fantasia degli autori, sebbene stimolata e arricchita dal continuo confronto con la documentazione esistente; organizzato anche per celebrare il 70° anniversario della liberazione, è stato prodotto da un gruppo di autori di chiara impronta antifascista, antinazista e antitotalitaria. Il tema politico è stato in ogni caso esplorato in maniera per quanto possibile imparziale: è stata cura degli autori delineare personaggi che fossero, prima che comunisti, nazisti o fascisti, figure umane complesse e drammatiche in cui la dinamica relazionale di ognuno si intrecciasse agli eventi storici.
I partecipanti avevano modo di vivere in prima persona le azioni, i dialoghi, le emozioni dei loro personaggi. Giocare un evento di stampo realistico, inoltre, implica il seguire la regola del What you see is What you get, cioè: ogni parte della storia è rappresentata da scenografie e costumi fedeli. Sono stati usati mezzi motorizzati ad uso dei giocatori ed è stato simulato, con l’uso di effetti pirici cinematografici, un bombardamento del villaggio. L’evento si è svolto nei boschi intorno al villaggio, nelle strutture dell’abitato, lungo gli sterrati che collegano le baite e in alcuni ruderi adiacenti in cui i partecipanti hanno vissuto e dormito per tre giorni.
L’evento ha funzionato bene, nonostante il faticoso orario continuativo. Il fattore umano ha avuto un ruolo determinante tanto che le due repliche hanno avuto epiloghi diversi. Se il primo è stato più assimilabile a un film d’azione, il secondo è stato un dramma concreto, forte e incisivo che ha lasciato un solco profondo nei partecipanti. Questi hanno avuto davvero modo di vivere in maniera potente la catarsi del proprio personaggio e a distanza di tempo ricordano quelle esperienze come ancora importanti e forti. Ciascun personaggio viveva un dramma, una scelta individuale, un momento di crisi da cui, in qualche modo doveva uscire. La tragedia della guerra è stata vissuta, non semplicemente percepita, e le lacrime di gioia o di dolore erano autentiche e vive.
Durante l’evento lo staff di Cinemage ha ripreso gli accadimenti di Montelupo per 72 ore di girato con le quali è stato possibile realizzare un film-documentario, testimonianza puntuale e strutturata di cosa sia un larp e, in particolar modo, dell’esperienza de “I Ribelli della Montagna.”