Abstract
L’epilogo della trilogia di Stranger Town, ispirata alla serie Stranger Things e ai cult degli anni ‘80, è ambientato cinque giorni dopo il termine del secondo episodio conclusosi con il contatto con gli alieni Grigi.
Nella poco ridente cittadina di Hamlin, tutt’ora sottoposta a quarantena dal Governo degli Stati Uniti d’America, si gioca la partita a scacchi più importante della storia dell’umanità, chiamata a decidere su come affrontare l’imminente arrivo degli invasori Ostili. La finta tranquillità della vita cittadina viene spezzata dall’arrivo dei superstiti dell’Area 42, seguiti a breve distanza da creature ferine, e come se non bastasse, la situazione viene animata anche dalla presenza di esponenti importanti di Stati Uniti e Unione Sovietica, superpotenze segretamente manipolate da anni, che puntano al controllo del mondo e dello spazio sfruttando la tecnologia aliena. Tra intrighi politici e vita cittadina, le Agency cercano di vigilare sull’operato delle forze in campo, mentre gli scienziati trovano sempre più punti in comune con le leggende dei Wabanaki, che parlano del Popolo del Cielo.
Nonostante tutti gli sforzi, la conquista della Terra da parte degli Ostili è inevitabile, ma grazie all’aiuto dei Grigi, è possibile trasmigrare gli spiriti degli abitanti di Hamlin in un’altra realtà, cinque giorni nel passato, prima del contatto con gli alieni, e modificare il corso degli eventi per fare in modo di non destare mai la curiosità degli Ostili.
Dopo che il complotto globale è stato smantellato a colpi di arma da fuoco, alcuni umani vengono scelti per diventare ambasciatori presso i Grigi, partendo all’interno di una capsula e salutando i loro cari rimasti sulla Terra, forse per non fare più ritorno.
Stile e tecniche utilizzate sono state 360° illusion, personaggi pregenerati, workshop pre-larp, play to lose, safewords, characters’ duties, fate play, honor system, dominio della scena, La paura è contagiosa, Come al cinema, Memento mori. Elementi rilevanti in termini di production value sono stati l’ampia area in esclusiva atta a ricreare una cittadina della provincia americana degli anni ‘80, la presenza massiva di costumi e special prop FX per creature ed alieni, un sistema informatico vintage (H.I.M.) funzionante, lo scavo archeologico nel cimitero Wabanaki, la membrana dimensionale, l’apparato tecnologico di trasmissione con gli alieni, l’allestimento della capsula di spostamento spaziale attraverso effetti speciali, impianto sonoro e visivo.