Abstract
All’interno della campagna Bardi di Sadirvan, organizzata dall’APS Loto Fiorito, si è svolto “Bael Sul-Rack e il grande Torneo di Pietraluna”, ad oggi l’evento più partecipato della nostra ventennale storia, con circa 140 giocatori presenti per i quattro giorni di gioco. La location era la stupenda Cava d’Ispica, una rigogliosa valle che serpeggia tra le colline iblee, luogo che, per le centinaia di giocatori che dal ‘97 hanno preso parte a questa narrazione collettiva, è semplicemente la Verde Vallata di Sadirvan. La geografia umana ci insegna che i luoghi acquistano importanza in base alle emozioni che suscitano in coloro che li esperiscono, e che questi associano indissolubilmente a quel determinato posto. Generazioni di personaggi hanno riscritto Cava d’Ispica attraverso il LARP, investendola di un vissuto emozionale che la avvicina ad un’eterotopia foucaultiana, cioè un’utopia localizzata in quello spazio che siamo soliti definire “reale”. Le cinque Antiche Casate degli Uomini di Sadirvan si sono affrontate in prove di Forza, Abilità ed Intelletto per designare gli Alti Membri del Gran Concilio, destinato a governare la Contea nei tempi a venire. Come avviene ad ogni evento dei Bardi, ai partecipanti è stato chiesto di collaborare in vari modi alla buona riuscita del live. Quasi tutti i giocatori hanno preso parte all’allestimento dell’accampamento della propria Famiglia, in maniera co-creativa, con risultati che hanno lasciato tutti soddisfatti. La divisione in Casate non punta ad alimentare un gioco di tipo PvP; al contrario, è stata implementata, oltre che per semplificare l’organizzazione pratica, con lo scopo di dare un peso maggiore alle manovre politiche dei PG. Ha inoltre dettato delle linee guida che sono state d’aiuto ai nuovi giocatori: ogni Casata ha infatti degli ideali identitari ed un suo credo, che i personaggi possono fare proprio o abbandonare. Lo stile di gioco è prevalentemente di tipo PvE, con un sistema WYSIWYG. Al centro dell’esperienza poniamo l’interpretazione e all’immedesimazione nel personaggio, con lo scopo, peraltro egregiamente raggiunto in occasione del Grande Torneo, di ricreare un’ambientazione che rispecchi il melting pot della Sicilia medievale, immergendola però in un “realismo magico” che ne esalta le componenti fantastiche. Il regolamento è stato ampiamente rimaneggiato e adattato alle esigenze di gioco della campagna.