Insomnia

Ambientato nell’America di oggi, INSOMNIA nasce dal desiderio di creare un evento psicologicamente e fisicamente d’impatto, trattando tematiche controverse e legate ai soprusi della società moderna. L’evento si è svolto nella ex-cartiera di Quero Vas, durando tre giorni con orari continuati e secondo lo stile “What You See Is What You Get”. È un larp dai contenuti adulti, in cui la natura umana è messa alla prova da situazioni di pressione psicologica, stressata da continue scelte che sono in grado di modificare la moralità e la vita di ciascun individuo. La trama si dipana in un gioco investigativo, un thriller d’azione drammatica ed estremamente umana: la presentazione di un progetto scientifico ha condotto a lotte di potere intestine, raggiungendo exploit di egoismo, pregiudizio e pura violenza, come avvenuto durante l’Esperimento di Stanford, principale ispirazione dell’evento. Aspetto particolare è stato il colloquio in gioco, tenutosi qualche mese prima dell’evento, durante il quale i partecipanti hanno dovuto presentarsi e rispondere a delle specifiche domande poste loro dagli organizzatori del Progetto INSOMNIA. Questo ha consentito allo staff di capire più approfonditamente il tipo di interpretazione che i giocatori intendevano dare ai propri personaggi e di inserire in gioco in maniera più credibile i loro segreti. I giocatori sono stati suddivisi in gruppi: scienziati e medici, gruppo di controllo e coercizione e soggetti, controllati 24 ore su 24 con specifiche regole. Il larp è stato supportato da una scenografia semplice, ma di grande efficacia, con una grande attenzione all’allestimento del comparto medico/farmacologico. Particolarità dell’evento è stata la presenza di speciali stanze numerate, simili in funzione a delle black box, accessibili da gruppi di giocatori secondo un sistema numerico basato su di un codice assegnato al proprio personaggio. Questa meta-tecnica ha consentito a personaggi che non avevano tra loro legami di interagire e sviluppare insieme nuove trame alla portata di tutti, formando quindi gruppi del tutto casuali e non decisi a priori dall’organizzativo. Il climax emotivo raggiunto, unitamente alla costante immedesimazione dei partecipanti, ha soddisfatto le aspettative del gruppo organizzativo, composto quasi per intero da neofiti.